Pollicino ha imboccato la strada maestra. L’Associazione per il progresso della neonatologia a Modena ha messo in cantiere un progetto importante ed ambizioso per costituire un’associazione nazionale di volontariato per i neonati a rischio. In collaborazione con altre associazioni aventi le stesse finalità, Pollicino ha organizzato nei giorni scorsi, presso la sala convegno del reparto di Neonatologia del Policlinico, la prima riunione nazionale.
L’iniziativa ha avuto grande successo, sia dal punto di vista della partecipazione, che per i confortanti risultati ottenuti. Nell’aula gremita dai rappresentanti di oltre quindici associazioni, hanno introdotto la discussione i promotori di questo primo convegno, il presidente di Pollicino, William Prandini, il prof. Fabrizio Ferrari, primario della Neonatologia e del Nido al Policlinico di Modena e la presidente del “Pulcino” di Padova, Elisabetta Ruzzon, i quali hanno ribadito lo spirito della riunione che voleva essere di reciproca conoscenza e scambio di informazioni, finalizzate, in questa prima fase, alla tematica del “congedo sulla maternità”.
Sono stati molteplici gli interventi e ciascuno ha portato esperienze personali, proposte interessanti e problematiche irrisolte, anche da parte della legislatura italiana, su cui focalizzare l’attenzione in futuro. Al convegno modenese era presente anche la scrittrice romana, Giovanna Cavalletti, che ha presentato il suo ultimo lavoro in uscita tra qualche settimana, che parla della propria esperienza personale in un reparto di neonatologia. La Cavalletti, sensibile alle argomentazioni e ai problemi esposti dai rappresentanti delle associazioni, ha offerto la possibilità di inserire i temi sviluppati tra le argomentazioni dell’ufficio stampa della casa editrice del suo libro.
Un concetto è stato alla base di tutti gli interventi ed è stato ribadito dal rappresentante della Neonatologia Trentina, Paolo Bridi, cioè l’importanza che ogni associazione operi a livello locale, portando poi a conoscenza di tutti i traguardi raggiunti al fine di far crescere una completa consapevolezza delle tematiche. Come ultimo argomento è stato affrontato uno dei più importanti e delicati temi, riguardante la necessità della presenza in ogni reparto neonatale, di psicologi, fisiatri, fisioterapisti e neuropsichiatri infantili, sottolineando la impreparazione dei neonatologi nell’affrontare i problemi del bambino con in genitori e la totale mancanza, da parte dei ginecologi, della cosiddetta “cultura della prenatalità”, importantissima nelle gravidanze a rischio.
Al termine dei lavori, è stata proposta l’istituzione di un comitato nazionale delle associazioni e si è decisa la data del secondo convegno, che avverrà il 18 maggio, a Modena, con all’ordine del giorno la definizione di uno statuto, già presentato in bozza da Pollicino; la proposta del nome, logo e marchio dell’Associazione nazionale; la presentazione ufficiale dei delegati di ogni singola associazione. Si prenderanno contatti anche per la presentazione di una proposta di legge, cercando collaborazione nella Società Italiana di Neonatologia.di Alessandro Rossi